Scopri come produrre il 25% in più di energia grazie agli ottimizzatori.

 

L’estate è un ricordo ancora fresco e non ti sarà difficile riportare la testa alla piacevole sensazione di startene disteso sulla spiaggia mentre ti godi il sole estivo.

 

Il profumo del mare…

…la lieve brezza marina

 

Te ne stai sdraiato a goderti il calore sulla pelle, dagli auricolari partono le note del tuo motivetto preferito…

…l’imaginazione corre al panino con polpi che vorresti addentare…

 

…quando una puzza di sigaretta ti riporta alla realtà.

Senti freddo e dalle palpebre chiuse percepisci che intorno a te c’è meno luce!

INDOVINATO!!

 

È il solito rompiballe che con tutto spazio che c’è, ha piazzato l’ombrellone a un metro dal tuo.

L’ombrellone del nuovo vicino poco rispettoso ti fa ombra, ti priva del tepore e ti espone a quella che ormai non è più una lieve brezza ma un vento gelido del Nord!

 

Ok ok, ora ti spiego dove voglio andare a parare.

L’ombrellone del tuo vicino è come un comignolo.

 

Ti mai capitato di vedere un comignolo con un impianto fotovoltaico intorno?

 

A me capita spesso!

Sarà per deformazione professionale ma ogni volta che ne vedo uno, mi soffermo a pensare all’umore del malcapitato padrone di casa.

 

 

La reazione dell’impianto fotovoltaico che subisce l’ombra del comignolo è simile a quella di chi si accorge del vicino d’ombrellone.
Anche lui per un attimo è spaesato e lo si capisce dall’immediato calo di produzione.

 

Per abbassare drasticamente la produzione di energia del tuo impianto fotovoltaico è sufficiente che anche solo uno dei moduli non sia esposto al sole.

NE BASTA SOLO UNO in ombra perché la stringa di pannelli a questo collegati perda di efficienza.

Se è il tuo caso sappi che ad una certa ora, tutti i giorni stai perdendo energia e di conseguenza denaro.

 

Ecco come funziona.
Questo fenomeno viene definito ‘collo di bottiglia’…

Ma cos’è un collo di bottiglia?

Ipotizziamo di far cadere da una montagna il classico sassolino lungo il pendio.

 

 

Il sassolino, come in ogni buon cartone animato di Willy Il Coyote, scendendo diventa sempre più grande fino a diventare enorme.

Il nostro impianto FV si comporta alla stessa maniera.

L’energia elettrica aumenta scorrendo tra i moduli collegati in serie ma se uno di loro non compie il suo dovere, l’energia finale che vedo a valle risulta essere decisamente limitata.

Ecco che quel modulo costituisce il mio ‘collo di bottiglia’.

Sino a poco tempo fa il problema sembrava di difficile risoluzione (il buon senso non è facile da trovare in giro) ma oggi è possibile gestire queste situazioni grazie ad un piccolo congegno chiamato ottimizzatore.
Si tratta di una piccola “scatoletta” che va inserita sul singolo modulo fotovoltaico.

 

Sono dotati di un’elettronica di potenza sviluppata con il preciso compito di evitare cali di energia (e quindi colli di bottiglia) nell’impianto stesso.

Gli ottimizzatori comunicano via wireless con un interfaccia – il gestore dei segnali – e che, leggendoli, si “accorge” se qualcuno di questi non sta funzionando come deve.
A questo punto il sistema comunica all’ottimizzatore installato nel modulo ‘collo di bottiglia’ perché agisca sui valori di energia in quello stesso modulo, riportando così la produzione ai suoi valori ottimali.

 

L’utilizzo di ottimizzatori si rivela fondamentale in questi casi:

Vetro sporco di polvere

 

Presenza di foglie che si vanno a fossilizzare sulla cornice del modulo

 

Piccioni o altri uccelli che hanno scelto il “caldo” del tuo impianto per lanciare i loro escrementi

 

Ombreggiamenti

 

Accoppiamento errato dei moduli

 

Invecchiamento dei moduli (il silicio perde di efficienza col tempo – questo probabilmente già lo sapevi – ma questa perdita non avviene in percentuale uniforme su tutti i moduli).

 

Situazioni in cui le falde occupate dall’impianto hanno diverse inclinazioni ed esposizioni.

Ora veniamo ai VANTAGGI che ottieni scegliendo una soluzione con ottimizzatori.

 

Consente ad ogni modulo di produrre continuamente la propria potenza massima potenziale, indipendente da altri moduli nella stessa stringa.

 

Minimizza le perdite dovute al parziale ombreggiamento.

 

L’utilizzo degli ottimizzatori è sicuramente utile anche sui tetti non ombreggiati, ma in presenza di moduli sporchi di foglie, escrementi di uccelli che possono creare col tempo.

 

Come per la salute dentaria ‘prevenire è meglio che curare.Monitoraggio costante dello stato di salute dell’impianto, riducendo i costi di manutenzione.

 

Potrai verificare la produzione del tuo impianto da qualsiasi luogo utilizzando un PC o uno smartphone.

 

Protezione aggiuntiva in caso di incendio. Con lo spegnimento dell’inverter automaticamente si “spengono” anche i moduli e i vigili del fuoco possono intervenire.

 

Concretamente, oggi con gli ottimizzatori puoi mettere il turbo al tuo impianto ottenendo:

Produzione maggiore del 20- 25 % in più rispetto ad impianti privi di ottimizzatori.

 

Ritorno dell’investimento più veloce

 

Maggiore sicurezza

 

Controllo costante

 

 

Quindi… SE  GIÀ POSSIEDI un impianto fotovoltaico, dovresti valutare seriamente la possibilità di installare gli ottimizzatori per dare un accelerata alla tua produzione.

 

Se invece sei nella fase in cui stai valutando se installare un impianto… beh non puoi non avere questo fenomenale congegno.
La produzione di energia è maggiore e minore sarà quindi il tempo di rientro dell’investimento.

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È arrivata l’ora di passare dalla parte di quelli che l’energia se la producono?

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Spero quest’articolo ti sia piaciuto, se vuoi commentarlo puoi farlo qui sotto. Sono curioso di conoscere il tuo parere.

 

Ad maiora.

Giovanni.

 

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