Se installo un impianto fotovoltaico

con batterie,

posso staccarmi definitivamente

dalla rete ed essere

completamente autonomo?

Da quando i sistemi di accumulo hanno iniziato a prendere piede, questa domanda è sicuramente una di quelle più ricorrenti.

Prima di arrivare alla risposta, permettimi di fare luce su alcuni punti.

Partiamo con lo specificare che esistono 2 tipologie di impianti.

1) impianti stand‐alone (o ad ISOLA): impianti fotovoltaici non connessi alla rete di distribuzione.

2) Impianti on‐grid (i più numerosi), impianti fotovoltaici connessi alla rete.

Nel primo caso (impianti a isola) si tratta di una tipologia di impianto che viene realizzato in siti remoti.

Zone dove non è presente la rete di distribuzione e avere un allaccio sarebbe particolarmente dispendioso.

In questa situazione non è possibile fare a meno di un sistema di accumulo ben dimensionato.

Il generatore fotovoltaico produce energia e quella che non viene consumata istantaneamente viene accumulata nelle batterie per l’utilizzo serale, o in generale in quei momenti in cui l’irraggiamento solare non è sufficiente.


Nel secondo caso (impianti connessi alla rete) – casistica più frequente – l’impianto è connesso alla rete e può avere o meno un sistema di accumulo dell’energia.

Se le batterie non sono presenti e la produzione dell’impianto non è sufficiente (ad esempio la sera, ma non solo), la differenza viene prelevata dalla rete.

Da qualche anno, anche gli impianti on‐grid sono spesso dotati di sistemi di accumulo.

Sistema di accumulo con batteria al litio.

Il motivo è limitare lo SCAMBIO SUL POSTO, utilizzare quanto più possibile l’energia che ci si produce evitando quanto più possibile di attingere dal proprio contatore.

(Se non sai come funziona il meccanismo dello SCAMBIO SUL POSTO, puoi dare uno sguardo a quest’articolo dove spiego come funziona e perché NON è uno scambio alla pari).

Anche in questo caso, durante il giorno produco energia, cerco di utilizzarla nel momento in cui viene prodotta programmando l’accensione della lavatrice (asciugatrice, lavastoviglie, ecc) e di tutti gli elettrodomestici più energivori.

L’energia che non consumo ISTANTANEAMENTE viene stoccata nelle batterie e solo in ultima istanza viene immessa in rete.

È evidente quindi che se il mio impianto è dotato di sistema di accumulo (al LITIO e NON a PIOMBO), sono più INDIPENDENTE di chi le batterie invece non le ha.


A questo punto sorge spontanea la domanda iniziale.

Se installo un impianto

fotovoltaico con batterie per l’accumulo

dell’energia, posso staccarmi dalla rete,

e fare a meno del contatore?


NO! NON TI CONVIENE.


Non ti conviene per due motivi.

1 Il primo motivo è che se mai ci fosse un GUASTO (un problema può sempre capitare), per quanto velocemente si possa intervenire, resti a buio e al freddo.


Una volta risolto tutto ok, ma nel frattempo saresti costretto a rispolverare le candele, che hai conservato in chissà quale cassetto della credenza.

Non so tu, ma io sono una persona maledettamente disordinata.

Quando cerco qualcosa che ho messo da qualche parte, è matematico che non la troverò.

Se poi la dovessi cercare al buio…

Una volta che trovi le candele, maledici il momento in cui hai smesso di fumare perché i fornelli della cucina si accendono elettricamente e nessuno in casa ha un accendino.

2 Il secondo motivo è che, se per due giorni di fila, il cielo è molto nuvoloso, l’impianto produce meno energia e di conseguenza anche le batterie non verrebbero caricate a sufficienza.

Questa è una situazione che può verificarsi soprattutto nella stagione più fredda, quando le perturbazioni sono più frequenti e il sole tramonta presto.

Cosa succede in questi casi?

Che se non ho un ancora di salvezza, il sistema si spegne e devo ricordarmi cosa diceva il manuale delle giovani marmotte su come accendere un fuoco strofinando 2 bastoncini.

Allora come devo fare?

ECCOTI TRE SOLUZIONI.

1 SOVRADIMENSIONARE.

Realizzare un impianto fotovoltaico decisamente più grande rispetto alle tue esigenze.

Così facendo in caso di basso irraggiamento la produzione sarà comunque sufficiente a soddisfare i consumi e ricaricare le batterie.

Stesso discorso vale per il sistema di accumulo.

Anche le batterie dovrebbero avere una capacità maggiore per poterti garantire autonomia anche in caso di maltempo.

Ma questa soluzione sarebbe mooolto dispendiosa e verrebbe meno la convenienza economica.

Perciò, o sei disposto a spendere qualsiasi cifra pur di non vedere i giubbottini arancioni dei tecnici enel, o passiamo all’alternativa numero 2.

E in ogni caso questa soluzione non ti mette al riparo da eventuali guasti.

2 RICORRERE AL GASOLIO

La seconda soluzione è quella di affidarsi ad un gruppo elettrogeno a gasolio.

La batteria si scarica completamente e in automatico il vecchio congegno fumante inizia a brontolare.

Certo dovrai aumentare il volume della tv e l’aria ti ricorderà quella volta in cui in gita scolastica ti hanno portato a vedere le fonderie di San Gavino.

Ma non starai al buio e al freddo.

Questa soluzione è poco praticabile se vivi in un centro abitato.

Batterie

Al contrario si tratta di un congegno che DEVI avere se hai un IMPIANTO AD ISOLA.

Se hai un sistema ad isola (quindi NON connesso alla rete), ci scommetto che vivi abbastanza lontano dal centro abitato da poterti permettere di fare un po’ di casino con un gruppo elettrogeno.

Se non lo vuoi sentire (e ti capisco) lo dovrai allontanare quanto basta dalla casa, ma ci deve essere.

Recentemente abbiamo realizzato un impianto ad isola per un nostro cliente tedesco.

Tutto bene per buona parte dell’anno.

Un corretto dimensionamento dell’impianto gli ha garantito l’autonomia che cercava.

Seguendo le nostre indicazioni, per un corretto utilizzo dell’energia prodotta e accumulata, riesce a far funzionare:

  • 2 lavatrici,
  • 1 lavastoviglie,
  • 1 frigorifero,
  • 3 condizionatori,
  • 2 pompe sommerse per tirare acqua dai pozzi,
  • sistema di allarme e sorveglianza,
  • e naturalmente tutta l’illuminazione interna ed esterna.
Impianto ad isola con batterie al litio

Questo a lato è l’impianto a isola di cui ti parlo.

PS:Si nota la mia soddisfazione?

Tutto ok finché non è arrivato ottobre. L’ottobre del 2018 è stato sicuramente il più piovoso che io ricordi.

Cielo scuro e poca luce per parecchi giorni di fila.

Se il nostro cliente non si fosse attrezzato con un generatore ausiliario a gasolio (posto a 200 metri di distanza per non sentirlo), sarebbe stato un grosso problema.

3 TI TIENI IL CONTATORE

Terza soluzione (consigliata se hai un impianto on‐grid con accumulo).

Non immagini la fatica che mi costa definire il contatore “ancora di salvezza”, ma è sicuramente la

soluzione meno dispendiosa.

Mettiamola così.

Sino a ieri, sono stati loro a sfruttare il monopolio e servirsi di bollette per vampirare le tue entrate.

Oggi sei tu che ti servi di loro.

Il contatore c’è, la bolletta anche, ma è indolore.

Esempio di sistema con accumulo che a breve verrà connesso alla rete.

Impianto fotovoltaico con batterie al litio

Le spie blu indicano che l’impianto, nonostante non sia ancora connesso alla rete, sta producendo per soddisfare i consumi istantanei e la carica della batteria.

I consumi saranno LIMITATI ai pochi KWh che ti serviranno quando impianto e batterie non ce la faranno.

Con un impianto fotovoltaico SERIO, abbinato a sistema di accumulo SERISSIMO ben dimensionato, sei in grado di raggiungere l’80% (in alcuni casi abbiamo ottenuto anche l’87%) di INDIPENDENZA ENERGETICA.

Non male, non credi?

Negli ultimi tre anni il 70% degli impianti che abbiamo realizzato prevede le batterie.

In questi casi siamo riusciti a raggiungere questo risultato applicando TRE REGOLE per noi sacrosante.

  • Analizziamo i consumi presenti e futuri dando parecchio peso alle abitudini di utilizzo dell’energia dei nostri clienti.

  • Progettiamo e dimensioniamo un impianto in grado di soddisfare quanto più possibile il fabbisogno energetico utilizzando esclusivamente componenti TESTATI e con le maggiori garanzie sul mercato.

  • Installiamo tutta la tecnologia necessaria per poter monitorare da remoto in maniera PRECISA i consumi, la produzione, carica e scarica delle batterie.

In poche parole “SPIAMO” i nostri clienti.

Spiamo il modo in cui stanno utilizzando il sistema che gli abbiamo fornito.

Questo ci permette di consigliare delle modifiche che miglioreranno l’efficienza dell’impianto.

Lo scopo è ridurre il più possibile i prelievi dalla rete e ottenere una maggiore AUTONOMIA ENERGETICA.

Perché tutto questo sbattimento?

Perché siamo dei professionisti, facciamo questo lavoro da 15 anni e vogliamo continuare a farlo ancora a lungo.

Se il nostro cliente raggiunge il risultato che gli abbiamo prospettato, sarà ben felice di raccontare la sua esperienza e presentarci ai suoi conoscenti.

In buona sostanza lo facciamo per noi 🙂

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Spero che il contenuto di questo articolo ti sia stato d’aiuto.

Oh, io ce l’ho messa tutta per non farti annoiare!

Sei arrivato sin qua, senza aver fatto neanche uno sbadiglio?

Le informazioni che hai letto ti sono sembrate interessanti?

Bene ne sono felice!

Qualcosa invece non ti torna? Nessun problema, scrivimelo nei commenti, cercherò di rimediare.

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