accatastamento impianti fotovoltaici Regole accatastamento impianti fotovoltaici

Ti piacerebbe pagare il biglietto dell’autobus anche se non lo utilizzi?

La tua casa vale di più se ti produci l’energia attraverso il sole?

Vuoi conoscere le importanti novità per chi possiede o ha intenzione di realizzare un impianto fotovoltaico?

 

Se sai già tutto VAI QUA!

 

Se invece vuoi saperne di più… Continua a leggere no!

 

Il 7 agosto la Camera ha approvato qualche importante novità. Il testo del ddl ora dovrà tornare al Senato prima che diventi legge ma tutto lascia ipotizzare che queste modifiche saranno definitive (il termine definitivo va utilizzato con tutte le riserve del caso, ti ricordo che ci troviamo in Italia…).

 

La prima modifica prevede l’innalzamento a 500 kWp della soglia degli impianti che possono accedere allo scambio sul posto. Sino ad oggi tale soglia è INSPIEGABILMENTE (anche se un’idea ce l’avrei…) limitata agli impianti che non superano i 200 kW.

Quindi sei possiedi la fabbrichetta con bollette importanti, puoi iniziare a farci un pensierino.

 

La seconda è che per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza inferiore o uguale a 20 kW, compresi quelli già in esercizio al primo gennaio 2015 non si pagheranno gli oneri di sistema sull’energia auto consumata.

Mi spiego meglio: sino ad oggi la legge impone che si paghino gli oneri di sistema, le famigerate componenti tariffarie A, UC, MTC (in soldoni circa il 21% del costo della bolletta) anche sull’energia AUTOCONSUMATA!

 

Quella stessa energia che istantaneamente riesco a consumare dall’impianto fotovoltaico, senza utilizzare la rete.

 

 

accatastamento impianti fotovoltaiciUn po’ come se fossi costretto a pagare il biglietto dell’autobus anche se non lo utilizzi, solamente perché potenzialmente ci potresti salire. Bah!

 

Quindi la situazione resterà comunque immutata per gli impianti con potenze superiori ai 20 kWp.

 

 

La terza modifica è relativa alla normativa relativa all’ACCATASTAMENTO degli impianti fotovoltaici.

La novità è che è stato strappato un impegno dal governo in materia di accatastamento degli impianti fotovoltaici.

L’esecutivo si impegna ad adottare nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale, misure rivolte a rivedere i criteri adottati nella scandalosa circolare 36/E dell’Agenzia delle Entrate.

Attualmente la norma prevede il ricalcolo della rendita fiscale dell’immobile quando si possiede un impianto fotovoltaico con potenza superiore a 3 kW che aumenta il valore castale di oltre il 15%.

 

 

L’esecutivo si è impegnato a rivedere requisiti e condizioni per l’esonero dalla variazione della rendita catastale dell’immobile che ospita impianti fotovoltaici di potenza non SUPERIORE A 7 kW e che determinano un incremento della rendita catastale inferiore al 40 per cento”.

Questa novità alleggerisce non poco l’ennesimo attacco rivolto al fotovoltaico, attraverso una norma senza alcun fondamento! Da un lato siamo incentivati, attraverso il meccanismo della detrazione fiscale, dall’altra veniamo tassati sullo stesso bene per il quale godiamo dell’agevolazione.

Perché il fotovoltaico si e gli infissi no? COSA CAMBIA?

 

  • Cambia che se ti autoproduci l’energia sei una risorsa in meno da spremere e potresti dare il CATTIVO esempio!
  • Cambia che se non produci energia, per LORO è meglio!

 

Bene… hai 2 possibilità:

accatastamento impianti fotovoltaicite ne stai buono in un angolo e continui a spendere per scaldare la tua casa, subendo continui e imbarazzanti aumenti dell’energia e del carburante

 

o dici BASTA a chi da sempre ti costringe ad una finanziaria a vita e ti decidi a dirottare quella spesa, per ottenere l’ INDIPENDENZA ENERGETICA.

 

 

L’INDECISIONE NON PAGA!

 

O stai da una parte o stai dall’altra.

 

Per una scelta consapevole scarica la GUIDA GRATUITA alle 7 cose che devi assolutamente sapere prima di acquistare un impianto fotovoltaico.

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PPS: Stefania aveva un esigenza: ABBATTERE LA BOLLETTA! Guarda come ha risolto il suo PROBLEMA!

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