Come dimensionare un impianto fotovoltaico anche se non sei un tecnico e difenderti dai dilettanti.
Sono certo che almeno uno dei tuoi vicini di casa, un parente, un conoscente, l’energia se la produce grazie a un impianto fotovoltaico.
Nonostante sia una tecnologia diffusa, le informazioni che circolano spesso e volentieri non sono corrette.
Te lo assicuro, sono 14 ANNI che faccio questo lavoro e ogni giorno ne sento una nuova.
<< Ma produce corrente o acqua calda?>> << Ho sentito che produce anche con la luna piena… ??? >> << Il mio macellaio l’ha fatto e dice che guadagna un sacco di soldi >>
Spesso anche chi ha già l’impianto non sa bene come funziona.
FIDATI!
Per questo motivo ho deciso di scrivere questo articolo.
Contiene le informazioni che ti servono per iniziare a farti un idea di massima su come dimensionare il tuo impianto.
Un impianto fotovoltaico progettato e installato a dovere, DEVE DURARE UNA VITA e prima che tu spenda un solo centesimo è FONDAMENTALE che tu abbia una stima precisa di:
CONSUMI
COSTI
RENDIMENTO DELL’IMPIANTO
Informazioni neccessarie per poter calcolare i tempi di rientro dell’investimento.
In questo caso ti parlerò di come dimensionare un impianto fotovoltaico.
I DUE fattori che vanno analizzati sono:
Consumo di energia (presente e futuro)
Spazio utile a disposizione per l’installazione
Partiamo dal FABBISOGNO ENERGETICO.
Di quanti KW hai bisogno per produrre l’energia che ti serve?
Per ottenere questo dato devi sapere quanto consumi.
Quando faccio questa domanda spesso le risposte che mi vengono date sono queste:
La risposta che va per la maggiore è quella in euro:
<< Pago 180 euro ogni due mesi >>
Quanto spendi a bimestre è un indicazione ma non tutti abbiamo la stessa tariffa.
Versione più vaga:
<< La casa è grande e siamo in cinque …>>
Che la casa sia grande e che siate in cinque non mi dice molto… se non che non vorrei essere nei panni di chi dovrà lavare i piatti.
O ancora:
<<A casa abbiamo un contatore da 3 KW!>>
Probabilmentel’80% delle famiglie italiane ha un contratto di fornitura elettrica da 3 KW, io sono uno di quelli.
Ma non tutti paghiamo la stessa bolletta, perché tutti abbiamo abitudini diverse.
Ho amici che ricevono bollette da 400 € bimestrali e altri che, pur avendo la stessa potenza impegnata (3 KW), spendono a malapena 30 €.
Quando in casa ci sono tre donne, ti garantisco che solo tra phon e piastre per capelli il contatore gira mooolto velocemente.
Il dato che devi prendere in considerazione è il CONSUMO ANNUO IN KWh.
Il tuo consumo annuo lo trovi nella bolletta che il tuo fornitore non manca di farti avere puntualmente.
L’immagine qua sotto si riferisce a una bolletta Enel dove è riportato il consumo stimato annuo.
Utilizzo quella Enel non perchè siano i peggiori (resti tra noi… per me lo sono) ma perchè è ancora il fornitore più diffuso.
Nel caso di altri fornitori lo puoi trovare nella seconda o terza pagina, comunque in un’altra posizione ma è un dato che solitamente viene riportato.
Perché questo valore sia attendibile, è necessario che il tuo ultimo fornitore di energia ti conosca (leggi anche “ti spenni”) da almeno un anno.
Se invece lo hai cambiato di recente (e non è certo così che otterrai il risparmio che manderà tuo figlio all’università), dovrai andare a verificare le bollette precedenti al cambio.
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Questo per quanto riguarda il consumo attuale.
Ma sei sicuro che il tuo consumo rimarrà sempre lo stesso?
Ho clienti che pur consumando poca energia elettrica , spendevano OGNI ANNO la bellezza di 2.500 euro di gasolio.
Oggi si ritrovano con un sistema di riscaldamento alimentato ad energia elettrica che viene prodotta dall’impianto fotovoltaico.
Con un sistema d’accumulo dell’energia CHIUDONO IL CERCHIO!
Certo l’investimento iniziale è maggiore, ma in questo modo si ottiene REALMENTE l’indipendenza.
Scaldarsi la casa gratis ti assicuro non è più fantascienza.
Se hai intenzione di sostituire il tuo sistema di riscaldamento a Gas o a Gasolio con uno ad energia elettrica, il calcolo un po’ più complesso e lasciati dare un consiglio:
EVITA IL FAI DA TE!
SCOPRI COME LIBERARTI DI GAS E GASOLIO UNA VOLTA PER TUTTE.
Se vuoi approfondire l’argomento RISCALDAMENTO SOLARE, ti consiglio quest’articolo dove ne parlo in maniera più specifica. Lo trovi qua.
Ma torniamo al dimensionamento…
NB: È sempre meglio sovradimensionare un minimo la potenza necessaria perché i moduli fotovoltaici avranno una perdita di efficienza nel corso degli anni.
I fattori che condizionano la produzione di un impianto, (oltre alla qualità dei componenti installati e alla corretta progettazione) sono:
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- posizione geografica (in quale città vivi? Il fotovoltaico produce sicuramente più a Cagliari che a Torino)
- esposizione (orientamento del tetto che stai pensando di utilizzare per produrre la tua energia)
- inclinazione (quanto è pendente il tetto?)
- eventuali ombreggiamenti (il comignolo di quella succhia gasolio di cui sei ancora schiavo… o il tetto del vicino)
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Fortunatamente abbiamo a nostra disposizione parecchia statistica rispetto all’irraggiamento solare e questo ci permette di calcolare con una certa precisione la produzione dell’impianto fotovoltaico.
Esistono diversi atlanti reperibili sulla rete per calcolare l’irradiazione solare e quindi la produzione di un impianto fotovoltaico.
Puoi dare uno sguardo all’atlante europeo http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/index.htm e utilizzare questo facile strumento di calcolo http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/apps4/pvest.php?lang=it&map=europe oppure all’atlante dell’ENEA http://www.solaritaly.enea.it/index.php
Niente di complicato, almeno per avere un dato iniziale su cui ragionare.
Sono gli stessi dati che vengono utilizzati dai programmi di calcolo utilizzati dagli operatore del settore.
Nel caso della bolletta che sto utilizzando come esempio, il dato su cui dobbiamo fare i nostri calcoli è: 3.851 KWh.
Ipotizzando che:
-
Non è previsto un aumento dei consumi futuri
-
La casa interessata dall’installazione si trovi a Olbia
-
La falda sia esposta perfettamente a SUD
-
L’inclinazione sia di 14° (circa 24%)
-
Le perdite stimate del sistema siano del 10%
-
Che non vi sia nessun ombreggiamento
Il calcolatore ci dice che 1 KWp di fotovoltaico dovrebbe produrre annualmente 1.430 KWh
(Si, il calcolo considera le brutte giornate invernali dove la produzione sarà minore, sia quelle estive in cui il nostro impianto lavorerà sino alle 8 di sera)
A questo punto divido il consumo annuo 3.851 KWh per il dato che abbiamo ottenuto 1.463 KWh e otteniamo la potenza di cui ho bisogno per produrre l’energia che attualmente consumo: 2,6 KW.
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Considerato che nell’arco di 25 anni l’efficienza potrebbe decadere di circa il 20%, io suggerirei un impianto da almeno 3 KWp.
Infatti un impianto da 3 KWp produrrebbe annualmente 4.290 KWh (1430 X3), se sottraiamo il 20% di perdita efficienza in 25 anni, il risultato è 3432 KWh.
Maggiori sono i dati presenti in bolletta maggiori elementi si hanno anche per valutare una soluzione con un sistema di accumulo.
Se vuoi approfondire il discorso sull’accumulo, dovrai attendere ancora qualche giorno per l’articolo che sto finendo di scrivere.
Nel frattempo ti consiglio di scaricarti la GUIDA GRATUITA in cui inizi a farti un’idea sulle differenze che ci sono tra i VECCHI, e oramai superati, sistemi al piombo e i NUOVI, e decisamente più performanti, sistemi di accumulo al LITIO.
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DOVE INSTALLARE?
Una volta che sappiamo quanto fotovoltaico serve per soddisfare il nostro fabbisogno energetico, dobbiamo capire se abbiamo spazio UTILE sufficiente per poterlo installare.
Esposizione e inclinazione
Partiamo col dire che un impianto fotovoltaico rende al meglio se orientato verso SUD con un inclinazione di 30°.
Non disperare!
Se la tua casa ha un orientamento diverso non è così grave.
Le perdite subite, nel caso di installazione a Est o Ovest, non sono così rilevanti, circa il 14% in meno di energia all’anno rispetto alla situazione ottimale.
Quindi nel caso di tetti orientati a SUD – OVEST o SUD EST le differenze saranno ancora minori.
Se si ha la possibilità di scegliere, l’esposizione a SUD è sempre da privilegiare ma visto che la casa non la posso girare, anche altre esposizioni sono da prendere assolutamente in considerazione.
Pendenze di 30° le troviamo nei paesi nordici, da noi nel migliore dei casi si arriva al massimo a 20°.
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In alcuni casi l’installazione può essere fatta anche a Nord!
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“Come sarebbe a dire! Ho sempre saputo il contrario”.
Certo, per convenzione si ritiene che l’esposizione a Nord sia poco efficace .
In realtà, nel caso di esposizione a Nord, la pendenza del tetto fa la differenza: maggiore è l’inclinazione della falda, minore sarà la produzione dell’impianto.
MA VALE ANCHE IL CONTRARIO
Se la falda che si intende utilizzare ha poca pendenza le perdite saranno minori.
Sino ad arrivare all’estremo in cui i moduli sono installati perfettamente orizzontali, in questo caso non abbiamo Sud o Nord che tenga.
Superficie a disposizione
Mediamente un impianto fotovoltaico da 1 KW – se installato su tetto piano – occupa circa 7 mq.
Quindi un impianto da 3 KW occuperà 21 mq.
Conoscere i mq di un tetto spesso non è sufficiente e i centiometri fanno la differenza; il perché te lo voglio spiegare con un esempio.
Premesso che i moduli fotovoltaici cristallini hanno delle dimensioni più o meno standard: 1,70 m X 1 m (centimetro più, centimetro meno).
Se per assurdo dovessi avere a disposizione una striscia di tegole lunga 50 metri e larga 50 cm, ho a disposizione 25 mq. Quanti “pannelli” riesco a installare?
Esatto! Neanche uno.
Questo discorso vale soprattutto se hai un tetto a spicchi (a triangoli) dove i mq utilizzabili sono molti meno di quelli reali.
Diverso è il discorso se invece di un tetto a falda disponi di un lastrico solare o terrazza piana.
In questo caso i moduli vanno posizionati su file parallele distanziate per evitare che un modulo faccia ombra su quello che sta dietro.
Maggiore è l’inclinazione, maggiore sarà la distanza tra una fila e l’altra.
Minore sarà l’inclinazione minore sarà la distanza.
Va da sé che l’installazione su tetto piano quindi necessita di una superficie più ampia rispetto ad una posa su tetto a falda.
Se nel caso di un tetto a falda dobbiamo considerare circa 7 mq per KW installato, per un tetto piano dobbiamo considerarne 10-14 per KW.
NB: se la superficie a disposizione posso considerare l’utilizzo di moduli più “performanti”.
Alcuni moduli infatti sono in grado di erogare più energia rispetto ad altri a parità di dimensioni.
Un modulo classico è in grado di erogare 250 W, uno più efficiente, di identiche dimensioni, è in grado di raggiungere e andare oltre i 300 W.
Naturalmente questa soluzione è più costosa ma mi permette di installare la potenza di cui ho bisogno, cosa che difficilmente riuscirei a fare con un modulo classico.
Morale: un impianto da 3 KW è sempre un impianto da 3 KW.
Con la SOLA differenza che in un caso occupo 21 mq, nell’altro ne bastano 15.
E i comignoli vanno considerati?
Certo che si!
Basta un solo modulo fotovoltaico in ombra perché la stringa di pannelli a questo collegati perda di efficienza.
Questo fenomeno viene chiamato strozzatura o “collo di bottiglia”.
Nella progettazione di un impianto fotovoltaico è fondamentale, al fine di non compromettere la produzione, un attento studio degli ombreggiamenti e limitarne al massimo gli effetti dannosi.
Il calcolo va fatto tenendo conto che le ombre si muovono seguendo l’orientamento del sole durante l’arco della giornata e durante tutto l’arco dell’anno.
Sino a pochi anni fa l’unica soluzione era quella di NON installare vicino al comignolo o qualsiasi altro ostacolo creasse ombreggiamento.
Perlomeno questo è quello che abbiamo sempre fatto noi, anche se in giro di impianti “al buio” se ne vedono parecchi…
Oggi la soluzione si chiama ottimizzatore.
Si tratta di uno strumento in grado di limitare le perdite molto utile nel caso di presenza di ombreggiamenti o nel caso di installazioni su più falde.
Con questo piccolo congegno l’impianto potrebbe produrre sino al 20% in più di energia.
Curioso di capire bene come funziona?
Ho scritto un articolo a posta. Dagli un’occhiata!
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Bene… siamo arrivati alla fine.
Se hai avuto la pazienza di arrivare sin qua, probabilmente tuo cugino non ti aveva spiegato tutto tutto
e un’idea di massima su come dimensionare un impianto fotovoltaico ora dovresti averla.
MA se vuoi il parere di un esperto lo sai no?
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Dimenticavo, se quello che hai letto l’hai trovato utile, mi accontento di un tuo commento qua sotto.
Se credi possa essere utile a qualche tuo conoscente o perchè no a tuo “cugino”… puoi farglielo sapere condividendolo (lo puoi fare solo con un click).
Alla prossima!
PS: L’ultimissima cosa e poi basta.
Nella sezione DICONO DI NOI ci sei stato?
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Ciao…sono molto interessato,l’impianto andrebbe nel palazzo di 2 piani dove ho il locale(bar)
Terrazza in piano libera. Il mio locale è circa 90 mq ho 19kv Enel ti invierò una bolletta quanto prima dovrò chiedere permesso al proprietario dello stabile il tutto avverrà a gennaio. Gennaio prossimo…Pietro malpbar bar Olbia…grazie.
Ciao Pietro, felice del tuo interessamento ?. Quando vuoi siamo a tua disposizione per fare le corrette valutazioni.
A presto.
Ho letto con attenzione la tua mail e devo dire che mi ha sorpreso in modo favorevole ,
per ora sono interessato solo a conoscere quale potrebbe essere la spesa da affrontare .
Ti ringrazio Paolo e sono felice che abbia apprezzato il contenuto.
A brevissimo ti contatteremo per darti qualche indicazione.
Se hai piacere puoi seguirci anche attraverso la nostra pagina facebook: https://www.facebook.com/fotovoltaicosicuro/
Ciao sono pilurzi io sono un ex muratore e capisco bene tutto ciò che ai spiegato come avevo accennato a me occorrevano solo 3kw essendo solo in due e siamo in pensione volevo dirti che il mio tetto a pochissima pendenza ed è tutto assolato credo che 100 metri quadri siano sufficienti ma vorrei sapere il costo euro più euro meno per valutare la convenienza se farlo oppure no scusa la franchezza ma prima di far girare le persone ci terrei a sapere le spese ti ringrazio del tuo tempo saluti
Ciao Piero, mi dispiace ma non è nostra abitudini dare cifre al telefono o via mail, senza aver esaminato la situazione di persona.